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Il mondo dell'ARTE, quello con tutte le maiuscole, delle critiche dotte con paroloni difficili, delle grandi ambizioni, dei grandi progetti, degli altissimi livelli tecnici e naturalmente dei grandi talenti non mi appartiene, o meglio, io non vi appartengo sicuramente. Quando, però, venga considerata arte la voglia di comunicare, di trasmettere sensazioni, emozioni, sentimenti, idee, quando davanti ad un foglio bianco venga naturale il desiderio di riempirlo di colori, di tratti di matita o semplicemente di parole, ecco, allora si può parlare di Arte anche per me. Come vivo l'arte? Nel quotidiano direi " a spizzichi" nei brevi spazi, spesso interrotti, che ritaglio dalla vita familiare e che sono momenti preziosi. Ho sempre affermato, e non mi stancherò mai di ripeterlo, come io circoscriva ciò che creo, quadri o libri, nell'ambito del diletto, del ludico. È per me un gioco appassionante, coinvolgente con gli slanci, la spontaneità e, probabilmente, l'ingenuità del gioco infantile. Sicuramente il privilegio di lunghi anni condivisi con il mondo dei bambini ha contribuito a farmi assumere questo particolare atteggiamento, in barba all'anagrafe. In ogni caso mi serve per asserire che l'arte se, ripeto, arte si possa definire il mio fare, è da me vissuta con gioia, con dolcezza, con serenità. Bruna Nizzola
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